Pazienti oncologici ed il massaggio
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Massaggio e Medicina da Renata França

Creatrice del massaggio più desiderati tra i famosi, intervista per J.P medici e specialisti, affrontando i benefici del massaggio nella salute delle persone

DR. Paulo Hoff

Presidente di Oncologia D’Or

1- Renata França: Dr. Paulo Hoff, come ha scelto la oncologia? Paulo Hoff: Ho sempre avuto molta curiosità per l’oncologia, fino avere diversi casi di cancro in famiglia. Durante mia formazione, sono stato affascinato dall’opportunità di lavorare aiutando le persone con malattie gravi, e, allo stesso tempo, poter partecipare dello sviluppo di una nuova area della medicina. C’era e ancora c’è una necessità molto grande di produzione di conoscenza, attraverso la ricerca, per aiutare nostri pazienti. L’oncologia moderna è una delle aree più attive della scienza.

2- RF: Siamo vicini alla cura del cancro? PH: Il cancro non è una malattia cronica, ma un congiunto di malattie con causa e evoluzione diverse. Di conseguenza, è improbabile che un giorno abbiamo un’unica terapia per tutti i tipi di cancro. Però la buona notizia è che già abbiamo la cura per diversi tipo di tumore. Un lavoro pubblicato di recente ha dimostrato chiaramente l’evoluzione dei trattamenti, con una riduzione da quasi 30% nella mortalità per neoplasie nelle ultimi decenni. In condizioni ideali, quasi 70% dei casi di cancro già sono curabili. Ovviamente che abbiamo bisogno fare di più, e credo che questi numeri continueranno a migliorare velocemente. La tendenza attuale è la personificazione dell’oncologia, con trattamenti individualizzati basati nei caratteristiche genetici del corpo e del tumore di ognuno paziente. I progressi in quest’area sono stupendi, includendo i nuovi tipi di trattamento, come la immunoterapia, ad esempio.

3- RF: Qual è la parte più difficile di si lavorare con questa specialità (che tanti volte affronta la finitudine della vita)? PH: L’essere umano non sempre rendi conto di come la vita è preziosa, fragile e fugace. Generalmente, medici sono affrontati con questa realtà di una maniera più intensa che la popolazione generale, e questo non è facile. La relazione tra il paziente con cancro e suo oncologo è molto forte e intensa. Soffriamo tantissimo quando il trattamento non funziona della maniera desiderata. D'altra parte, festeggiamo e ci confortiamo quando otteniamo buoni risultati.

4- RF: La prevenzione del cancro è una cosa possibile (specialmente nel tempo in cui viviamo)? PH: È impossibile fare la prevenzione completamente, ma possiamo ridurre i rischi. Misure relativamente semplice aiutano a prevenire l’insorgenza di tanti tumori, e la consideriamo come prevenzione primaria. Evitare l’uso di tabacco (non fumare), non bere di maniera esagerata, fare esercizi aerobici regolarmente, avere una dieta sana evitare esposizione eccessiva al sole e fare sesso sicuro sono alcune delle misure più efficace. Alcune tumori possono essere prevenibili anche attraverso la vaccinazione, come i tumori de collo uterino e orofaringe, che sono legati al papilloma virus.

Esistono misure che sono considerati come prevenzione secondaria? In questo caso, cerchiamo per lesione pre maligno o tumori in fase iniziale, da quando la cura è più facile. Si collocano in questa categoria l’esame di pap test e di seno, per le donne; prostata, per gli uomini; intestino, per entrambi. Alcuni pazienti bisogneranno di altri tipi di supporto, particolarmente quando c’è una storia famigliare importante o esposizione fattori di rischio, come il tabacco. Raccomando che ognuno parli con loro medico quale sono gli esami adatti e con quale età dovrebbero essere iniziati.

5- RF: Un dubbio frequenti nei miei corsi è se pazienti oncologici possono fare il drenaggio linfatico durante il trattamento e anche nel post operatorio. Qual’è la sua opinione su questo? PH: Un mito frequente è che pazienti con cancro non possono fare massaggio. Però non c’è un controindicazione generale su questo tipo di attività, e la maggioranza dei pazienti possono fare, senza problemi. È una importante terapia complementare, che può migliorare il benessere. L’importante è che i pazienti interessati parlino con suoi medici prima di fare qualche tipo di massaggio.

6- RF: Alcune persone domandano se l’atto di manipolare la pelle del paziente con cancro può creare metastasi, già che stimola la circolazione. Cosa Lei ne dice di questo caso? PH: Non esiste evidenza che questo possa occorrere. Io raccomando soltanto evitare la manipolazione dell’area già colpita dal cancro.

7- RF: Pazienti con metastasi possono fare massaggio? PH: Loro possono, ma io raccomando che il massaggio possa evitare ‘aree direttamente coinvolti dal tumore.

8- RF: Donne che hanno rimosso il seno, ad esempio, possono fare il drenaggio linfatico e, se è così, quanto tempo dopo fare la chirurgia? PH: Il drenaggio linfatico è usato comunemente in donne che hanno rimosso il seno e soffrano di linfedema, e non c’è nessun problema con questo. Da quanto tempo dopo la chirurgia, deve essere parlato con il chirurgo che ha realizzato l’operazione.

9- RF: Quale sono i case in cui il drenaggio/massaggio è controindicato? PH: Come ognuno paziente può avere particolarità diverse, è molto importante che ‘argomento sia sempre parlato prima con il medico che fa il trattamento del tumore. Alcuni controindicazioni includono pazienti con ferite aperte o non guarite, febbre, infezioni attivi, uso di anticoagulanti, problemi di sanguinamento, e piastrine molto basse. Pazienti con osteoporosi bisognano essere valutate accuratamente prima, perché alcune tipi di massaggio possono essere pericoloso in questi casi.

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